Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: BRV
De brevitate vitae
L. ANNAEUS SENECA, Philosophische Schriften II. Dialoge VII-XII, De vita beata, De otio, De tranquillitate animi, De brevitate vitae, Ad Polybium de consolatione, Ad Helviam matrem de consolatione – Über das glückliche Leben, Über die Muße, Über die Seelenruhe, Über die Kürze des Lebens, Trostschrift an Polybius, Trostschrift an die Mutter Helvia, lateinisch und deutsch, lateinischer Text von A. BOURGERY und R. WALTZ, übersetzt, eingeleitet und mit Anmerkungen versehen von Manfred ROSENBACH
Aspetti del rapporto tra esperienza e temporalità nella letteratura latina, testi da Catullo, Orazio, Lucrezio, Seneca, S. Agostino, con tre lezioni di S. Fasce, A. Grilli, R. Maltby ed esercitazioni degli studenti
antologia di testi di autori latini sul problema del tempo: per S. testo di BRV con introduzione e note esegetiche a piè p
Seneca’s Philosophical Writings; Naturales Quaestiones, Dialogi, Epistulae Morales
NTR è un punto di incontro tra la conoscenza scientifica e una ratio animi etica; DLG mirano all’educazione all’indifferentia intesa come auto controllo (anche psicologico); PST sono un percorso di autoformazione di fronte alle condizioni esterne
La interrelación de los mensajes y su objetivo en las obras: De brevitate vitae, De vita beata, De tranquillitate animi
al di là delle imprecisioni e delle contraddizioni presenti nel pensiero etico di S., si colgono i valori attribuiti ai concetti di saggio, virtù e serenità imperturbabile
Sapientis ergo multum patet vita. Textkritische Bemerkungen zu Sen. breu.uit. 19, 2 und 10, 1
Esegesi di alcuni luoghi di BRV e correzione del testo: in 19, 2 leggere integrare animis dopo uigentibus e leggere cultus bonarum artium al posto di multum boinarum artium; in 10, 1 restaurare non probat cauillationes e integrare subito dopo hostes
Seneca: la scelta dell’interiorità
Il tema dell’otium in S.; proposte didattiche di analisi del testo
Wort und Wandlung. Senecas Lebenskunst
Analisi linguistica di PST; analisi delle tematiche del valore del tempo dal punto di vista filosofico e retorico sulla base di PST 1,1; le problematiche del viaggio e della lettura sulla scorta di PST 28,1; la questione del denaro e della ricchezza vista sia attraverso le metafore tratte dal sistema monetario, sia attraverso le riflessioni filosofiche sull’uso delle ricchezze; l’imitazione senecana di Socrate; la problematica dell’insegnamento e dell’apprendimento sulla base di PST 108; il tema del nutrimento; poesia e retorica in Seneca tragico e filosofo; Seneca nella tradizione cristiana: critica dei culti esteriori, monoteismo e interiorità (PST 41); antropologia ed etica; ricezione in àmbito cristiano dello stile senecano; Seneca letto e meditato da Montaigne: è visto come maestro di un’emancipata pedagogia (citazione in “Essais”, livre I, chap. XXVI di PST 103,5, licet sapere sine pompa, sine invidia); confronto fra Seneca e Plutarco fatto da Montaigne: “Plutarque est plus uniforme et costant, Sénèque plus ondoyant er divers; con Montaigne si assiste all’inizio di un’epoca nuova in cui Seneca incomincia a sostituire l’autorità di Cicerone come modello stilistico e filosofico; rassegna della fortuna di Seneca nella letteratura tedesca, a partire dal Medioevo (Ruprecht von Deutz, l’Heinrici Summarium, Otto von Freising), attraverso il XV sec. (edizioni tedesche di TRG), il XVI sec. (PHD usata come modello per drammi religiosi) il XVII (felice per Seneca soprattutto attraverso l’opera di Martin von Opitz, traduttore di TRD ed imitatore di CNS, TRN, VTB, HLV, MRC, PLB e NTR) il XVIII (segna il declino della fortuna di Seneca a partire da Lessing), il XIX (Seneca visto da Goethe come filosofo naturale, da Hegel come dialettico, da Nietsche come critico della cultura) fino al XX (Georg von der Vrings, con un romanzo autobiografico contenente un’allusione a BRV 2,5, e Peter Hacks con un dramma sulla morte di Seneca)
The Metapoetics of Liberty. Horace’s Bacchic Ship in Seneca’s De Tranquillitate Animi
Bacco viene usato in età imperiale per esprimere la libertà che gli autori potevano praticare nel linguaggio allegorico